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Politica

SAN PRISCO, c’è gran confusione sulla gara d’appalto della mensa scolastica

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SAN PRISCO – Non tutte le ciambelle riescono col buco. In effetti questo staranno pensando adesso gli amministratori di San Prisco che armati di buona volontà si sono ritrovati ad amministrare un pasticcio da loro stessi creato. Stiamo parlando dell’affidamento temporaneo del servizio di refezione scolastica dei plessi di via Pontesano e via Trento. La cosa anomala è stata quella di assoggettare tale affidamento con la procedura del ribasso del prezzo. In realtà tale procedura cozza in maniera assurda con l’art. 95 del Codice d’Appalti (D.Lgs 50/2016) che per quanto riguarda i servizi sociali e di ristorazione ospedaliera, assistenziale e scolastica, nonché ai servizi ad alta intensità di manodopera, gli appalti sono aggiudicati esclusivamente sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo.

Questo è quanto sostiene in realtà anche la Società Cooperativa “Antevorta” una delle ditte partecipanti che ha deciso di inviare un preavviso di ricorso all’indirizzo della D.ssa Gemma Genovese, responsabile dell’Area 4 “Demografica e Servizi alla Persona” e all’ A.N.A.C. (Agenzia Nazionale Anticorruzione), specificando quanto sia stato formulato in maniera errata il capitolato d’appalto sulla refezione scolastica basato sull’offerta più vantaggiosa a discapito della qualità, mentre la Legge prevede che per servizi così delicati una stazione appaltante deve affidare il servizio a chi riesce ad offrire il miglior rapporto qualità/prezzo. Ma a quanto pare, un altro motivo che ha spinto la società “Antevorta” a fare ricorso è perché tutte le partecipanti ad esclusione della ricorrente, non avrebbero presentato la documentazione necessaria che indicherebbe le c.d. fideiussioni. Per tutto questo la ditta partecipante che a quanto pare sarebbe l’unica ad avere le carte in regola, tranne quelle del miglior prezzo, ha deciso di diffidare l’amministrazione sanprischese ad annullare in autotutela la procedura di gara stante la illegittimità del criterio di scelta dell’offerente.

Un altro caso strano è successo in questi giorni, come riportato anche da alcuni quotidiani: una funzionaria del Comune di San Prisco, diversi giorni fa, è stata aggredita verbalmente da un consigliere di maggioranza e caso vuole che subito dopo il Segretario comunale Geraldo Bonacci prende il posto della Genovese all’Area 4 del Comune, fino a ieri (20 Ottobre 2017), poiché quest’ultima in malattia con prognosi riservata, sempre fino ad ieri. Voci di corridoio vogliono che la malattia della Genovese fosse legata all’aggressione verbale e il motivo della disputa tra la funzionaria e il consigliere sia proprio quello della mensa scolastica.

Al di là delle dichiarazioni di rito del primo cittadino, a San Prisco c’è una questione molto delicata da risolvere. Intanto nei due plessi scolastici i bambini non hanno diritto al servizio mensa e chissà quando la questione sarà ripianata vista la lungaggine dei tempi burocratici.

In effetti se proprio si vuole trovare un colpevole, non bisogna guardare nei settori comunali, visto che il cavillo illegittimo è inserito all’interno del capitolato d’appalto e quello viene approvato attraverso una delibera di giunta. Perciò se proprio si vuole addurre la responsabilità a qualcuno è bene indicare la sprovvedutezza di quest’amministrazione.

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Caivano

CAIVANO. I Commissari pur di non riqualificare la città bloccano tutti i fondi disponibili in bilancio

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CAIVANO – Strane cose succedono in Amministrazione nel comune di Caivano sotto l’egida di Filippo Dispenza e gli altri due colleghi che formano la terna commissariale. Delibere che annullano delibere. Sul rendiconto 2023 sorgono dubbi ai commissari dopo che vengono pubblicati articoli di Minformo al punto tale da correre ai ripari facendo di nuovo i conti pur di non ammettere che la nostra testata è l’unico “organo politico” che sta dettando l’agenda dei viceprefetti sul territorio.

Dopo il nostro articolo (leggi qui) dove si parlava dell’inefficienza amministrativa nel manutenere il verde pubblico e dell’avanzo disponibile lasciato dai Commissari prefettizi con Delibera n°42 dell’8 Maggio 2024 di circa 4 milioni di euro, i quali non lasciavano alibi ai Commissari sui lavori da fare al manto stradale e alla manutenzione delle scuole, i geni della gestione amministrativa caivanese che pensano bene di fare? Con una nuova delibera – la n°48 del 16 Maggio 2024 pubblicata dopo l’articolo di Minformo – sull’Approvazione della relazione sulla gestione dello schema di rendiconto che di fatto sostituisce la vecchia, rinominando la nuova come nota integrativa, vincolano gli altri circa 4 milioni di euro, lasciando disponibile la risicata somma di € 109.767,49 e facendo risultare una somma vincolata di € 7.304.193,47 a fronte degli € 3.337.995,73 della prima delibera.

Pur di non prendersi la responsabilità di lavorare per il bene collettivo, offrire servizi mai visti in queste lande desolate, come la normale amministrazione di aggiustare, strade, sottoservizi e scuole e pur di costituirsi il solito alibi del “non ci sono soldi” vincolano circa 8 milioni di euro per eventuali emergenze. Ma ad un ente appena uscito fuori dal dissesto, che non presenta alcun debito se non quelli prodotti dalla scorsa amministrazione col solito metodo dei contenziosi, a che serve vincolare una somma così grossa togliendo la possibilità di investire somme di denaro per riqualificare il territorio?

A meno che, anche la responsabilità sulla riqualificazione delle strade, dei sottoservizi, dell’illuminazione e degli edifici scolastici, non la si voglia demandare al Commissario Straordiario Fabio Ciciliano, tutto è niente.

Altrimenti davvero non si riesce a capire il perché di questa scelta. Forse perché da quando ci sono i commissari prefettizi le cifre tra stipendi e rimborsi sono schizzati alle stelle? Ma di questo ne parleremo nel prossimo editoriale. Restate connessi.

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POLITICA

Ministro Fitto: “Il Sud la smetta di lamentarsi”

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“Basta con le lamentazioni, basta con l’idea che il Sud debba giocare all’attacco in virtù dell’idea che la migliore difesa è l’attacco. Poniamoci, invece, il problema di spendere le risorse che ci sono e di come le spendiamo, con una visione strategica e non in tanti piccoli investimenti, evitando la polverizzazione della spesa”.
Queste le parole del ministro per gli Affari Europei e il Sud, Raffaele Fitto, in apertura della terza edizione di “Verso Sud”, il forum organizzato da The European House Ambrosetti, in programma oggi e domani a Sorrento.

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POLITICA

Meloni è la Premier con più spazio nei telegiornali Rai: superati Conte e Draghi.

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Meloni è prima, nei primi 14 mesi di Governo, in quanto a Presidente del Consiglio dei Ministri con più spazio nei telegiornali Rai.
Con una media di 376,1 minuti, è davanti al secondo Governo Conte (350,6′), al primo Governo Conte (286′) e a Draghi (264,1).

L’analisi sui dati mensili è stata condotta dall‘Osservatorio di Pavia.

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